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Chi entra a Genova dal casello di Genova Est e viaggia verso il centro, avrà sicuramente notato questo lungo edificio beige, con nomi e scritte in latino.
Sapete che cos'era questo grossissimo impianto? La prima centrale elettrica di Genova! 
Fu fondata nel 1895 dalla AEG tedesca di Emil Rathenau. Un nome famoso, vero? Era il papà di quel Rathenau che fu assassinato nel 1922 durante la Repubblica di Weimar. Ma questa è un'altra storia! 
Torniamo alla centrale elettrica. Funzionava a carbone, ovviamente, e aveva suscitato tutte le perplessità immaginabili dei Genovesi, perché il carbone doveva essere importato e costava: maniman!
Ma Rathenau era tedesco, e non conosceva la legge del maniman. E così fondò la centrale elettrica.
Il carbone veniva stoccato dove ora c'è la chiesa dei Diecimila Crocifissi. Lì c'era anche la centrale del gas, prima che fosse spostata alle Gavette.
Sull'ingresso spicca un'iscrizione in latino che fa riferimento a Salmoneo, che sfidò Zeus nella produzione di fulmini e saette, e fu infine incenerito da Zeus. Lungo tutta la facciata campeggiano anche i nomi di noti fisici e chimici.
Fino al 2013 dentro l'edificio c'era ancora l'alta tensione e i trasformatori, ma da quell'anno è iniziato il recupero dell'impianto, ed esiste un progetto che prevede di farne un polo per la tutela del territorio della Bassa Valbisagno e ospiterà diverse associazioni locali.