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LA VILLA INVISIBILE
 
Recentemente Laura e io abbiamo proposto delle visite guidate al quartiere di San Fruttuoso e alla Villa Migone, e ci ha stupito scoprire che la villa è spesso sconosciuta perfino a chi nel quartiere ci abita.
 
E allora voglio raccontarvi la sua storia!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La villa è invisibile: si trova ben nascosta dietro a palazzoni moderni, e una creuza fiabesca è il suo
viale d'accesso. Chi è attento, può capirne l'ubicazione grazie a una lapide che ricorda la firma della Resa tedesca ai Partigiani il 24 aprile 1945.
 

Eppure la villa è antichissima.

 

Il primo edificio fu probabilmente costruito nel tardo Medioevo, ed era una torre, o una villa di campagna. Col passare dei secoli cambiò più volte proprietà e venne modificata a seconda dei gusti delle famiglie che via via vi si avvicendano.

 

A fine Seicento già vi abitava la famiglia Migone, allora in affitto. I Migone erano originari di Sestri Ponente e vennero poi a stabilirsi in città. 

 

Già nel Trecento furono protagonisti della storia genovese, custodendo per un certo periodo nella loro casa allo Zerbino il "Santo Mandillo" oggi nella chiesa di San Bartolomeo degli Armeni.

 

Nel Cinquecento furono tra gli organizzatori della Congiura dei Fieschi, e a seguito della sconfitta della loro impresa dovettero lasciare Genova per Pieve Ligure. Lì iniziarono l'attività di corrieri e comprarono diversi terreni.

 

A fine Settecento Agostino Migone, detto il Banchiere, comprò la villa dove già la sua famiglia risiedeva in affitto da un secolo e la ampliò e abbellì, dandole l'aspetto che ha ancora oggi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell'Ottocento la famiglia si legò in profonda amicizia con Giuseppe Verdi: in una sala della villa spicca proprio il pianoforte del Maestro, uno strumento pregiato ancora in buono stato e molto amato da chi ora lo custodisce.

 

Non per amicizia, ma per motivi professionali, la famiglia Migone si legò anche a Nicolò Paganini e ai suoi eredi: i Migone erano infatti i banchieri del Genio, e per questo in una sala della villa è custodito un curioso cimelio del grande violinista.

 

Quando si percorre il viale d'accesso, ancora si vedono tracce della decorazione a fresco.

 

 

 

L'atrio d'ingresso mostra invece una graziosa parete a laggioni tardomedievali, e la figurina femminile azzurra sembra uscita da un libro dei Grimm.

 

Al primo piano le sale conservano l'arredo originario, o quanto meno quello del 1945, quando il tempo in villa si fermò con la firma dell'atto di resa. 

 

I soffitti voltati sono tutti decorati con vivaci affreschi ottocenteschi, e alle pareti sono pregevoli specchiere e ritratti dei personaggi della famiglia, che ci permettono di conoscerli di persona, e di volare con la fantasia al tempo in cui furono anche un po' protagonisti della storia di Genova.

 

La sala più importante è ovviamente quella dove si riunirono i capi dei Partigiani e il generale tedesco Meinhold, seduti intorno al tavolo rotondo a discutere e accordarsi non solo sulla resa, ma sulla salvezza della nostra città e del suo porto. Grazie a loro Genova esiste ancora come la conosciamo oggi, e il tavolo e la copia dell'atto di resa mi emozionano ogni volta che li guardo.

 

 

 

Ho letto le memorie scritte da ognuno di loro di proprio pugno, e mi immagino i volti tesi, gli sguardi intensi che si sono scambiati, sento la difficoltà reciproca a fidarsi di chi sedeva difronte, e il grande coraggio che ognuno di loro ha dimostrato nel sedersi a quel tavolo per trattare il futuro di Genova.

 

L'incontro si svolse proprio qui, perché in quei mesi di tormento la villa era il rifugio del Cardinale Boetto, che tanto si adoperò per creare un punto di incontro tra partigiani e tedeschi.

 

 

La villa oggi è una Dimora Storica, ed è curata amorevolmente dal fiduciario della famiglia Migone, il Signor Davide Canazza, che si occupa anche dei lavori di manutenzione e ripristino di ogni ambiente, e della terrazza, e che ci ha gentilmente raccontato la storia della famiglia e della villa, offrendoci l'opportunità di visitarla e farla visitare ai nostri amici clienti.

 

 

La villa è anche un appartamento turistico di lusso, molto amato dai viaggiatori amanti della storia.